Tutti i mercoledì alle 20.00 –
Auto-osservazione e meditazione in nudità acquisiscono più forza e precisione. È un formato adatto sia a chi già pratica Naturismo che per chi voglia avvicinarvisi per la prima volta.
Lasciare andare i vestiti significa mollare tabù e maschere. Lasciar vedere i propri ‘talloni d’Achille’ non più celati da trucchi o stratagemmi inconsci dialettico-comportamentali. L’allenamento di queste barriere avviene in atmosfera protetta, attraverso passaggi delicati e progressivi, in modo che ognuno si senta sempre a proprio agio.
Nello spogliarsi nel corso della sessione, ogni volta, ognuno si ferma dove vuole.
Significa muoversi con chiaro intento senza distrazioni verso l’Essenziale, il nucleo più profondo di Sé, la propria innocenza e origine ancestrale.
Ogni singola sessione offre un lavoro di anti-stress, biohacking e mindfulness già completo.
Passo dopo passo chi partecipa con maggior assiduità andrà ad approfondire la conoscenza di sé e, quindi, ad apprendere l’abilità di rilassarsi e centrarsi anche poi in tutte le situazioni del proprio quotidiano.
PROGRAMMA del CORSO:
Praticheremo diverse tecniche di meditazione e rilassamento provenienti da più approcci: da quelle attive di Osho alla tradizione sufi, dallo YOGA alla mindfulness, passando dalla contemplazione di E. Tolle, R. Steiner, M. Aivanhov, etc.
Ognuno di noi porta con sé condizionamenti, maschere, ego diversi, ciascuno col suo mix originale. Diversi sono quindi vie e strategie per uscirne.
Meglio provare e prendere dimestichezza con molte tecniche, per avere a disposizione un ventaglio più ampio di possibilità a seconda della situazione di vita, che ci troviamo a fronteggiare.
Praticheremo sia la via orientale che quella occidentale.
La prima per noi in generale risulta più difficile, ma non per tutti. Consiste nel realizzare il vuoto nella mente, ‘mandare la mente in bianco’.
La seconda utilizza il dinamismo costante tipico della mente nella nostra cultura per portarla in modo progressivo al rilassamento. Ecco le tecniche di visualizzazione e viaggio da una parte, provenienti dallo sciamanesimo, e l’auto-osservazione in quiete dall’altra, di origine buddhista.
Vi sono poi approcci che miscelano le due vie. Come quelle attive di Osho, fortemente dinamiche, o quelle taoiste che combinano movimento lento e respirazione nel creare un matrimonio simultaneo (shen) fra mente e corpo, presenza e azione.
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A cura di:
MARINA PAUL e STEFANO NIJEN
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Valori e intenti del NATURISMO
Solo l’uomo e l’animale domestico invecchiano per un tempo lungo prima di morire. Ogni animale allo stato selvaggio giunge invece vicino alla morte nel pieno delle proprie funzioni.
L’anitra selvatica supera migrazioni di migliaia di chilometri anche in età avanzata, dimostrando destrezza e scaltrezza nell’eludere i cacciatori. Addomesticate, queste speci diventano pesanti, un po’ tonte e inadatte al volo. La scimmia conserva in foresta un’agilità impressionante fino in punto di morte. Invecchia lenta e si ammala di tbc in cattività. La trota sfreccia rapida fra i torrenti del suo habitat. Perde colori e reattività nei laghetti e vasche d’allevamento.
Perchè?
Paul Carton e i padri del Naturismo individuarono la causa proprio nell’eccesso di ‘civiltà’. Violentando le nostre possibilità di adattamento, la civilizzazione ha creato una frattura con la vita naturale, causando una grave diminuzione di tutte le attività (fisiche, psichiche e morali) dell’uomo. La soluzione non sta nel distruggere o ignorare la civilizzazione, ma nel rifondarla con più coscienza.
I padri del Naturismo ebbero notevole successo e seguito, già al loro primo apparire nella seconda parte dell’800 perchè abbinavano in modo coerente la teoria alla pratica.
Carton, medico con diversi problemi di salute congeniti, si curò sempre con l’alimentazione biologica e naturale, l’esercizio fisico, la vita all’aria aperta in natura. il nudismo e l’auto.osservazione. Anche quando a 26 anni una grave forma di tubercolosi polmonare lo stava stroncando, rifiutò le cure chimiche, si guarì completamente e sviluppo un proprio protocollo naturale che estese ai più svariati tipi di malattia con successo. Non smise la propria attiva dedizione all’arte medica fino al giorno della morte.
Ci vollero agli inizi del Novecento i soprusi violenti delle dittature europee, l’opposizione della nascente lobby banco-petrol-chimica e l’ostilità delle varie chiese per soffocare un movimento che prendeva sempre più piede sia fra la gente che in campo medico-scientifico.
Se non che oggi tutto torna prepotentemente alla luce: i luminari della scienza allopatica sono costretti a riconoscere la validità delle antiche linee-guida naturiste.
Così le vitamine naturali sono quelle che proteggono di più. Vanno assunte da frutta e verdura fresca, biologica e di zona. Limitare l’uso di farine e zuccheri raffinati, di carni rosse, specie quelle estrogenate e antibiotizzate in allevamento intensivo e tutto il cibo di produzione industriale. Ridurre le porzioni e cibarsi solo del necessario. L’esercizio fisico e passeggiate nella natura sono fondamentali. Promosse le attività di controllo dello stress dalla minfulness al training autogeno, etc. Essenziali i bagni di sole per ossa e Vit D in tarda età.
Eh già! Quando la traspirazione non è più impedita dai vestiti, le funzioni della pelle sono ristabilite. Questa diventa più leggera e resistente insieme. Non impallidisce più come una pianta isolata privata della luce del giorno. Quando la pelle è sottratta all’azione della luce, i globuli rossi diminuiscono, insieme all’emoglobina. La vita diventa meno attiva e meno intensa.
C’è di più oltre a questi aspetti pratici e fisici, oltre il mondo riflesso della materia.
C’è Ció che la ispira e crea!
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